L'intervista all'ingegnere Cavallaro per la riqualificazione in via dei Gracchi a Milano
Approfondiamo un importante intervento realizzato per il recupero di un edificio residenziale con focus sulla riqualificazione energetica
L'efficacia del rinnovamento delle abitazioni costruite nel secondo dopoguerra è da anni una priorità attuale. In questo panorama, accanto alle necessarie operazioni di manutenzione, l'efficienza energetica rappresenta un obiettivo primario, richiedendo soluzioni innovative per un vivere sostenibile.
In questa intervista, ci siamo focalizzati su un esempio emblematico di questo approccio attraverso il lavoro dell'Ing. Cavallaro con l'intervento effettuato in via dei Gracchi a Milano. Abbiamo discusso la trasformazione dell'involucro, l'uso di materiali durevoli, le sorprendenti migliorie termiche ottenute e l'evidente l'impatto che può avere di un design intelligente.
Come si è evoluta l’idea di progetto, a partire dalle esigenze iniziali della committenza?
Mi sono trovato a metà cammino di questo progetto, nel senso era già stato fatto uno studio 10 anni prima. Mi è stato detto fin da subito: “Vogliamo fare una facciata ventilata”. A me piacciono le facciate ventilate, quindi non ho dovuto sudare per convincerli del sistema.
Come siete arrivati alla scelta di utilizzare materiale ceramico per la superficie?
Nel progetto originale era prevista una pietra, granito. Visto però che con le ceramiche ci possono essere tantissime possibilità... l’effetto pietra, l’effetto legno, l’effetto metallo, e tanti altri, ho proposto le ceramiche. Erano stati proposti anche dei pannelli in conglomerato leggero, ma è stato facile convincere tutti sul gres porcellenato perché è un materiale durevole.
Com'è stata la scelta dei colori e delle finiture utilizzati? In questo caso la serie Cerdisa EC1, in due colori e una finitura strutturata.
In effetti l’altro motivo di conferma è stata proprio la variabilità estetica. Quando ancora non avevamo scelto il tipo di piastrella, ho chiesto alcuni campioni da visionare. Mi è piaciuta l’idea dello strutturato, e dei due colori chiaro e scuro. Abbiamo fatto realizzare un mock up. La scelta è andata su un liscio scuro, abbinato ad uno strutturato chiaro e ad un liscio chiaro; lo stesso colore, ma superfici diverse, come se fossero 3 piastrelle differenti, che danno una luce diversa. I tre materiali definiscono parti diverse, per arricchire un po' più la facciata. In particolare gli sfondati sono lisci. Alla fine, a me sono arrivate delle e-mail, dicendo “complimenti davvero”.
Dal punto di vista termico, avete riscontrato miglioramenti?
Si. È la prima cosa che abbiamo riscontrato, per gli appartamenti lato cortile, durante l’inverno; sono stati posizionati 10 cm di isolante più la facciata ventilata. Gli abitanti mi hanno subito detto che si sono trovati con una temperatura in casa molto più alta del solito. Hanno sentito subito la differenza. Quindi, dal punto di vista termico devo dire che il sistema ha premiato tantissimo durante l’inverno. Successivamente, durante l’estate scorsa quando ho chiesto un riscontro a qualcuno degli abitanti, mi è stato riferito che è stato acceso meno il condizionatore, e che si è sentito l’effetto, pur non essendo all’epoca ancora terminato il cantiere.